Google+ Viaggio Senza Vento: VIAGGI - Madrid low cost #2

mercoledì 29 gennaio 2014

VIAGGI - Madrid low cost #2


Madrid

Continua da Madrid low cost #1


Giunti a Madrid accompagniamo Carla a lezione (dopo 5 ore di macchina con Radio Felipe chissà che voglia ha la poverina di farne atre 5 in un’aula universitaria…) e tanti saluti a chi invece prosegue il suo viaggio: Er Solitario deve arrivare ad Alicante, mentre il prode Felipe è atteso nelle balere di Benidorm. La strana coppia ha davanti a sé ore e ore on the road, non osiamo immaginare come sia andata… 
Ma questa è un’altra storia, davanti a noi c’è la bella Madrid, un milione e mezzo di cose da fare e solo 2 giorni a disposizione. Prendiamo subito la metro (a Madrid è super efficiente e relativamente economica: 12 euro un abbonamento da 10 corse) in direzione Puerta del Sol, il km 0 della rete stradale spagnola. Da noi si dice “tutte le strade portano a Roma”, ebbene, qui tutte le strade partono da questa piazza. 

Madrid

Tornati in superficie ci rendiamo subito conto del perché Madrid sia considerata così accogliente e festosa: Puerta del Sol è letteralmente invasa da turisti da tutto il mondo e artisti di strada (ci sono persino Chewbecca di Star Wars, Homer e una specie di capra spaziale).

Madrid

Seconda tappa: Plaza Mayor. È quasi sera e l’aria si tinge improvvisamente di un giallo caldo e intenso. 

Madrid

Secondo il buonsenso dovremmo cercare l’appartamento della couchsurfer che ci deve ospitare, anche perché abbiamo più di cinque ore di viaggio alle spalle e siamo carichi come muli… Ma siccome ci sono almeno 17 gradi e siamo in una delle città più vive della Spagna decidiamo di bighellonare ancora un po’. 
Sono quasi le 19, l’ora ideale per andare al Reina Sofia: a Madrid in determinate fasce orarie i musei sono gratuiti! Se per visitare tutti quelli di Roma, Firenze, Venezia etc. dovremmo probabilmente chiedere un mutuo, qui basta qualche piccola accortezza per sfruttare al massimo l’offerta culturale della città senza spendere un euro! 

Dalì

Il Centro de Arte Reina Sofia è un museo d'arte contemporanea, dedicato a tutta la produzione artistica dall'inizio del Novecento ad oggi. Oltre alla celeberrima Guernica di Pablo Picasso, esso offre non poche attrazioni, da Salvador Dalí a Joan Miró, da Antoni Tàpies a Andy Warhol, da Mark Rothko a Roy Lichtenstein a Francis Bacon… insomma qualcosa che si avvicina molto alla mia idea di paradiso! Se avete dato un’occhiata ai nostri post sull’arte potrete facilmente immaginarmi girovagare per le sale con le stelline negli occhi in una specie di trance che sta a metà strada tra l’estasiato e il logorroico… per fortuna Manuel ancora non si è ancora stancato di sentirmi parlare per ore e ore delle ragioni filosofico-cultural-pindariche dell’arte.

Madrid


I musei, si sa, nutrono la mente e l’anima… ma anche lo stomaco ha le sue esigenze!

Avevamo letto di un quartiere in cui c’è sempre festa, un barrio in passato malfamato, ora trasformato in una delle zone più cool di Madrid grazie alla comunità gay che l’ha reso il quartier generale della movida. Metropolitana in direzione Barrio Chueca quindi! Il quartiere non delude le nostre aspettative, rivelandosi costellato di locali, baretti, ristoranti, e popolato da un’umanità colorita e festosa. Entriamo in una taverna dallo stile andaluso che propone caña+tapa a 1 euro e 50. Per chi non lo sapesse una caña è l’equivalente di una birra piccola alla spina e le tapas sono stuzzicherie di vario tipo: fette di tortilla, tartine giganti con sopra di tutto (carne, pesce, verdure, formaggi e chi più ne ha più ne metta), o, come nel caso di questo locale andaluso, un bel piattino di pescetti fritti. Dopo aver divorato anche una porzione formato famiglia di papas bravas (patate al forno con una salsa piccante) e finito il terzo giro di birrette, ce ne andiamo. Totale: 12 euro in due. Adesso che ci sentiamo perfettamente acclimatati con l’allegria madrileña, siamo pronti per conoscere la nostra ospite.

Madrid


Arriviamo da Iliriana quasi a mezzanotte, e nonostante l’avessimo avvisata del ritardo ci sentiamo un po’ in colpa: pensiamo sia maleducato arrivare a casa di una sconosciuta a quell’ora. Ma a Iliriana non importa nulla dell’ora e delle formalità, anzi, ci accoglie con un gran sorriso e una tisana al cioccolato. Ci ha persino preparato il letto in camera sua, scegliendo per sé il divano in soggiorno, e non vede l’ora di conoscerci e fare due chiacchiere. ¡Bienvenidoooos!

Dovevamo capirlo dal suo primo sorriso: abbiamo trovato un’amica!

Andiamo a letto felici e soddisfatti della giornata piena. Siamo esausti e sappiamo che ci addormenteremo in un secondo… ma, l’ultimo pensiero della giornata va a loro: Er Solitario e Power-Felipe. Dove saranno? Saranno finalmente giunti a destinazione? Sarà riuscito Power a strappare una parola ar Solità? Er Solità sarà riuscito a evitare che Power prendesse altre autostrade al contrario? Dopo circa 7 secondi di sincera preoccupazione, pensiamo alle mille cose che ancora vogliamo vedere nel nostro soggiorno madrileño e ci addormentiamo in men che non si dica! 



JessB

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2 commenti:

  1. Quanta invidia per tutto. Solo una "piccola" cosa avrei evitato: l'autostrada contromano del redbull-men.
    Belle cose, belli voi,

    Valeria

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