Google+ Viaggio Senza Vento: VIAGGI - Madrid low cost #3

giovedì 30 gennaio 2014

VIAGGI - Madrid low cost #3

Madrid

Continua da Madrid low cost #2

Giorno 2: sveglia di buonora e colazione a base di leche de arroz (latte di riso), caffè e croissant freschi. Usciamo con Iliriana che ha deciso di visitare la città con noi e ci dirigiamo all'ingresso del metro, direzione Atocha Renfe. Arrivati ci imbattiamo subito nel monumento alle vittime dell'attentato del 2004: un cono trasparente ricavato nel soffitto della stazione del metro, dal quale filtra la luce del sole e sul quale sono state impresse frasi di solidarietà in varie lingue. Ci fermiamo qualche minuto in silenzio, con altri turisti assieme a noi. Commovente.

Attentato Madrid 2004

Saliti in superficie visitiamo la stazione dei treni, famosa perchè sede di un giardino botanico esotico, dedicato principalmente a varie tipologie di palma. Mentre la attraversiamo è in funzione l'impianto di irrigazione
a vapore che mantiene il clima umido adatto alla loro sopravvivenza. Laghetti gremiti di tartarughe e vari tipi di pesci completano il quadro amazzonico.

Giardino botanico Atocha Renfe

Usciti all'aria aperta ci dirigiamo a piedi verso il vicino Museo Thyssen, una collezione privata che va dalla fine del XIII secolo al post modernismo. Lungo il breve tragitto incontriamo il giardino verticale del Caixa Forum, l'opera del botanico Patrick Blanc alta 24 metri. 

Caixa Forum, Patrick Blanc

Finalmente entriamo al Thyssen. Curiosamente la visita inizia al piano due, prosegue all'uno e si conclude al piano terra. La completezza quasi enciclopedica con la quale sono toccate tutte le epoche e i loro rispettivi stili è impressionante. Tutti e tre concordiamo che sia uno dei musei più belli e interessanti mai visti. I grandi nomi si sprecano, cito a memoria: Carpaccio, Dürer, Caravaggio, Canaletto, Rubens, Rembrandt... ma è il periodo fine Ottocento-prima metà del Novecento che stupisce per quantità e qualità. Troviamo infatti opere di Renoir, Monet, Degas, Van Gogh, Kirchner, Hopper, Kandinsky, Dalí, Mondrian, Chagall, Magritte, Schiele, Pollock e tanti altri meno conosciuti ma altrettanto interessanti.

Madrid Pechstein Thyssen

Madrid Kandinsky Thyssen

Madrid Mondrian Thyssen

Madrid Hopper Thyssen

Madrid Pollock Thyssen

Dopo due ore abbondanti tra linee e colori ci dirigiamo al Parque del buen retiro (per gli amici  Retiro) in cerca di cibo e un posto dove prendere il sole. Ebbene si, è il 25 gennaio e siamo sui 20 gradi, temperatura inusuale per l'inverno anche a queste latitudini. Detto fatto, evitati i ristoranti turistici del vialone principale gremito dagli immancabili artisti di strada, troviamo un chiosco secondario che propone dei perritos calientes (la traduzione di hot dog più meravigliosa che esista) a un euro. Due euro perrito+botellín de agua. Ne divoriamo tre a testa, caffè e siesta al sole sulle note di La vie en rose di Édith Piaff ripetuta allo sfinimento da un vecchio gitano armato di fisarmonica. Bella ma amplia il repertorio mioddio.

Madrid Retiro

Madrid - Retiro

Dopo aver disquisito su quanto sia dura la vita quando si è in vacanza, visitiamo le statue dei Re di Spagna, il Palazzo di cristallo (ex giardino botanico reale) e il lago interno al parco, popolato da barchette a remi a noleggio. In tutto il parco incontriamo turisti, musicisti improvvisati, gente che corre, passeggia a piedi o in bici, si rilassa all'ombra delle piante, si da appuntamento o fotografa i numerosi monumenti.

Madrid - Retiro

Madrid - Retiro

Madrid - Retiro

L'atmosfera è deliziosa, ma il sole sta tramontando, quindi ci dirigiamo verso il Museo del Prado, anch'esso a portata di scarpe. Un rapido incontro con la ragazza di mio fratello, a Madrid per motivi di studio, un saluto a Iliriana che si avvia verso casa ed entriamo nel museo. Anche questo gratis in orario serale come il Reina Sofia, ma con decisamente più traffico e coda. Del Prado c'è poco da dire, è uno dei musei più famosi al mondo, il palazzo settecentesco è a dir poco fastoso e la collezione di classici infinita, soprattutto italiani: Bellini, Botticelli, Correggio, Caravaggio, Lorenzo Lotto, Mantegna... anche la parte dedicata a Goya è molto vasta, ma a spiccare su tutto e tutti è decisamente il Giardino delle delizie di Bosh. Non si poteva fotografare ma.... ops, troppo tardi!

Prado Bosh


A domani per la quarta e ultima parte!

M.M.

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