Google+ Viaggio Senza Vento: VIAGGI/ARTE – Verona e il Barocco – 4. Palazzo Sansebastiani o dei Diamanti

martedì 3 dicembre 2013

VIAGGI/ARTE – Verona e il Barocco – 4. Palazzo Sansebastiani o dei Diamanti




Nelle vicinanze della Chiesa di San Nicolò, di cui abbiamo parlato nell’ultimo post del ciclo Verona e il Barocco, troviamo Palazzo Sansebastiani, detto anche “dei Diamanti” per la caratteristica pietra a bugnato che ricopre tutta la muratura esterna.  

La vicenda edilizia di questo palazzo si colloca all’interno di una volontà di ridefinire il tessuto urbanistico della città, senza tuttavia creare cesure evidenti con la precedente tradizione cinquecentesca. Le istanze di stampo classicista continuano ad essere tenute in considerazione, è vero, ma si cerca un linguaggio autoctono e originale, con l’introduzione di elementi barocchi locali che appaiono alleggeriti e svuotati rispetto a certe soluzioni, certamente più magniloquenti, della Roma dello stesso periodo. 

Palazzo Sansebastiani, che sappiamo essere concluso nel 1582 (come risulta da un’iscrizione posta nel cortile interno), nonostante gli ingenti danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, si presenta ad oggi ben leggibile grazie un filologico lavoro di ricostruzione. 

Il committente è il nobile Camillo Capella, marito di Elena Sansebastiani, che decide di intervenire su un tessuto urbano predefinito. Nel suo testamento, risalente al 1589, l’edificio viene definito “a ponta di diamanti” descrivendo con queste parole l’originale bugnato che connota la facciata e che rimanda stilisticamente a certe soluzioni emiliane del XV secolo.



L’architetto non è noto, forse l’autore si riallaccia a episodi architettonici come palazzoThiene di Vicenza, oppure, all’interno del contesto urbano della stessa Verona, alla Loggia delConsiglio o al palazzo Confalonieri poi Da Lisca.

Imponente appare il portale centrale, con le Vittorie alate che incorniciano l’arco a tutto sesto, mentre la trabeazione è decorata con metope e triglifi. La facciata al piano superiore presenta un elemento decorativo centrale con ai lati finestre a bifora.

Ma è sicuramente la texture a punta di diamanti che connota questo palazzo come un unicum di grande originalità.

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