Google+ Viaggio Senza Vento: VIAGGI - Madrid low cost #1

martedì 28 gennaio 2014

VIAGGI - Madrid low cost #1

Madrid

Questo fin de semana siamo stati a Madrid per visitare la FITUR, la Fería internacional del turismo, e naturalmente visitare la città e i suoi rinomati musei. Certo, muoversi e dormire in una capitale, seppur pochi giorni, può risultare una spesa notevole, ma questo non ci ha scoraggiati. Come vi racconteremo in questo e nei prossimi post, con qualche scaltro accorgimento si può visitare una delle capitali europee più belle con una spesa veramente minima. Fatta quindi di necessità virtù, abbiamo deciso di affidarci a Bla bla car per il trasporto e a Couchsurfing per l'alloggio, la nostra prima volta da surfers.

Bla bla car

Eccoci quindi in macchina con Felipe, un hombre di Santander sulla cinquantina, barba incolta, bonario, ma clamorosamente dipendente dalle bibite energetiche. Non è ancora mezzogiorno e i surrogati di Redbull stappati sono già due, ma i tic e la fermezza non proprio da chirurgo della sua mano ci confermano che probabilmente non sono le prime della giornata. Sarà poi lui stesso a raccontarci di un suo viaggio a Malaga caratterizzato da 27 ore ininterrotte senza sonno. Con noi Carla, una studentessa-lavoratrice che segue dei corsi a Madrid nel weekend.
A parte gli scossoni dovuti alla manoferma di Felipe, tutto liscio fino a poco prima di Burgos, dove il prode condottiero si infila al contrario nella rampa di uscita di un'autostrada, percorrendola con nonchalance per un centinaio di metri tra le urla di terrore e i nuovi capelli bianchi dell'equipaggio. Scampato un probabile scontro frontale giungiamo quindi a Burgos dove dobbiamo fermarci a raccogliere il quinto e ultimo passeggero, il cui nome non sapremo mai. Carla ci prega di poter sedere dietro con noi, il buon Felipe l'ha sommersa di discorsi per più di due ore, lei sente quindi di aver adempiuto ai suoi doveri di copilota, che sia il nuovo malcapitato ad assolvere i suoi! Peccato che Er solitario non darà grandi soddisfazioni alle elucubrazioni filosofiche di Power Felipe. Eccolo, lo vediamo arrivare. O meglio vediamo arrivare il suo cappellino nero da baseball, indossato al contrario, che mal nasconde una folta chioma conciata alla maniera degli emo (Sigh!), sotto la quale spiccano baldanzosi due dilatatori neri alle orecchie delle dimensioni di monete da due euro. Completano il quadro naif un anello al naso e una canotta bianca, scollatissima, decorata da un gigantesco teschio azzurro perlato, che scopre delle spalle bianchissime impreziosite da uno strato sottile di peluria adolescenziale:
 
«Hola».

Madrid


Questa sarà l'unica parola pronunciata da Er Solitario prima di infilarsi le auricolari e dedicarsi anima e corpo a una conversazione su whatsup che durerà per tutte le tre ore abbondanti che separano Burgos da Madrid. Cionostante, Power Felipe, noncurante della disattenzione del suo interlocutore, prosegue imperterrito il suo comizio su argomenti delicatissimi quali la temperatura del forno per cucinare un buon bizcocho o la qualità delle balere di Benidorm negli anni Novanta. Naturalmente senza mai smettere di torturare il volante.

Madrid


Dietro, tra lo sbalordito e il divertito, facciamo amicizia con Carla, mentre dal finestrino vediamo sfilare un paesaggio in continuo mutamento: i verdi pascoli della Cantabria, il deserto della Castilla, mulini a vento, tori e sierre innevate. Giunti a Madrid... (Continua)

M.M.

Vedi anche:

Nessun commento:

Posta un commento